Josef Mengele (16 marzo 1911 – 7 febbraio 1979) è stato un medico e ufficiale delle SS tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. È noto soprattutto per i suoi esperimenti disumani e spesso mortali condotti sui prigionieri nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
Ruolo ad Auschwitz:
Mengele arrivò ad Auschwitz nel 1943 e divenne rapidamente noto come l'"Angelo della Morte" ("Todesengel") a causa della sua apparente onnipotenza nella selezione dei prigionieri. Al suo arrivo sui binari, Mengele decideva chi era idoneo al lavoro forzato e chi doveva essere immediatamente gasato. Spesso, si concentrava sui gemelli, i nani e le persone con anomalie fisiche per i suoi esperimenti.
Esperimenti:
Gli esperimenti di Mengele erano pseudoscientifici e crudeli. Cercava di dimostrare teorie razziste e studiare l'ereditarietà dei tratti fisici. I suoi esperimenti includevano:
Fuga e Morte:
Dopo la guerra, Mengele fuggì dalla Germania. Con l'aiuto di ex membri delle SS, visse in Argentina, Paraguay e Brasile sotto falsi nomi. Non fu mai catturato e morì annegato in Brasile nel 1979. La sua identità fu confermata solo nel 1985 tramite analisi forense.
Eredità:
Josef Mengele è diventato un simbolo dell'orrore e della crudeltà del regime nazista. I suoi esperimenti, privi di valore scientifico e basati su un'ideologia razzista, hanno causato sofferenze indicibili a migliaia di persone e sono considerati crimini contro l'umanità. La sua storia è un monito contro la disumanizzazione e l'abuso della scienza.